TE’ NERO:
E’ il più diffuso, prodotto in India e Sri Lanka, oltre a Cina, Africa, Nepal e Medioriente. La pianta è la stessa da cui si ricava il tè verde, quello che cambia è la lavorazione. Le foglie di tè vengono fatte parzialmente appassire, poi arrotolate con macchine a rulli, avviando l’ossidazione, comunemente detta fermentazione, che poi prosegue in aria molto umida e calda. E’ durante questo processo che il tè si scurisce e diventa profumato e aromatico. Infine viene essiccato. Il tè nero è decisamente più profumato, morbido e intenso di gusto rispetto a quello verde: il contenuto di teina in genere è superiore.
TE’ VERDE:
E’ il tè più comune in Cina e Giappone. Non subisce ossidazione perchè viene stabilizzato con il calore: cioè le foglie appena raccolte sono brevemente vaporizzate per distruggere gli enzimi che provocano il processo ossidativo. Quindi il tè è fatto essiccare a temperature più elevate di quello nero: assume un colore grigio- verde e un profumo tenue, fresco e un pò erbaceo. Anche il sapore è delicato, leggermente amaro e astringente. Il tè verde è più ricco di antiossidanti di quello nero, in particolare polifenoli, catechine, protettive nei confronti di malattie degenerative. In genere contiene meno teina del tè nero, ma varia da un tipo all’altro.
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