Il saggio dice: ” La normalità è una strada lastricata. E’ comoda per camminare, ma non vi cresce nessun fiore.”
Mese: luglio 2016
MASCHERINE DA PIPISTRELLO
PER 26-28 MASCHERINE:
- 300 gr di farina bianca
- 75 gr di zucchero a velo
- 50 gr di nocciole tostate e tritate finemente
- 1 presa di sale
- 1\2 fialetta di aroma alla cannella
- 1 uovo
- 1 tuorlo
- 150 gr di burro freddo
- 1\2 bustina di lievito
PER DECORARE:
- 1 confezione di glassa al cacao
- 50 gr di zucchero a velo
Mescolare in una terrina farina e zucchero a velo setacciati, nocciole, sale, aroma, uovo, tuorlo, burro a pezzettini e, per ultimo, il lievito setacciato. Impastare rapidamente il tutto, fino ad ottene un impasto liscio, e lasciarlo riposare in frigo per 30 minuti circa. Ritagliare da un cartoncino rigido la maschera. Con un matterello stendere l’impasto sul piano del tavolo infarinato in una sfoglia spessa circa 1\2 cm. Ritagliarvi le maschere e disporle distanziate sulla lastra del forno foderata con carta forno. Cuocete per 10-12 minuti circa nella parte media del forno preriscaldato, elettrico: 180°-200°, ventilato e a gas: 160°-180°. Ripetere l’operazione fino ad esaurimento dell’impasto. Sciogliere la glassa a bagnomaria e con l’aiuto di un pennello glassare le maschere raffreddate. Preparare la glassa bianca, stemperando lo zucchero a velo setacciato con 3-4 cucchiaini di acqua, e con un conetto di carta disegnare gli occhi.
BOCCONI AMARI
Prima di diventare famoso, il caricaturista francese Cham fu costretto ad abitare a lungo in un angusto locale al piano ammezzato di un palazzo. Ci scherzava su con gli amici dicendo: ” Il soffitto è così basso che, a pranzo e a cena, posso mangiare solo sogliole.”
GALLETTO CROCCANTE ALLA MEDITERRANEA
- 2 galletti
- 4 spicchi d’aglio
- 1 peperoncino fresco
- 10 foglie di salvia
- 2 rametti di rosmarino
- olio per friggere
- sale
- 1 cucchiaino di pepe in grani
Pulite i galletti, privateli delle interiora e passateli sulla fiamma del fornello per eliminare eventuali residui di piume. Lavateli dentro e fuori sotto l’acqua corrente fredda, asciugateli e tagliateli a pezzi regolari di circa 4 cm. Scaldate abbondante olio in una padella,o, meglio, in una friggitrice con cestello, finchè raggiunge una temperatura non elevata. Tuffate i pezzi di galletto e friggeteli per 10 minuti, in modo da cuocerli fino al loro cuore. Scolateli con un mestolo forato e appoggiateli su un vassoio foderato di carta da cucina. Alzate la fiamma sotto la padella in modo da portare la temperatura dell’olio, come si fa per una frittura normale. Mettete di nuovo i pezzi di pollo, pochi alla volta, nell’olio e proseguite la frittura finchè diventano croccantissimi. Scolateli fateli asciugare su carta da cucina. Scaldate un wok o una larga padella antiaderente senza alcun condimento; unite gli spicchi d’aglio sbucciati, il peperoncino intero o tagliato a pezzetti, i grani di pepe, le foglie di salvia e i rametti di rosmarino; aggiungete anche i pezzetti di galletto e fateli saltare per 4-5 minuti, girandoli da ogni parte perchè assorbano bene il profumo delle erbe aromatiche e delle spezie. Salate e servite subito, se vi piace, con un’insalata mista di stagione.
ANTIOBIOTICI: DALL’ALLEVAMENTO ALLA TAVOLA?
La carne che mangiamo è piena di antibiotici? La domanda ce la poniamo tutti, perché i farmaci usati per curare polli, maiali, vitelli e pesci lasciano tracce negli alimenti che ne derivano. Sul banco degli imputati ci sono anche le uova, il pesce d’allevamento e prodotti come gli insaccati, i latticini e il miele prodotto in alveari trattato con antibiotici.Non si tratta di sostanze velenose, però danno origine a un problema più ampio e complesso: l’antibiotico-resistenza. In altre parole, l’impiego prolungato di questi farmaci porta allo sviluppo di super batteri impossibili da combattere con gli antibiotici stessi. Questi micro organismi si possono trasmettere agli uomini attraverso l’assunzione di alimenti o il contatto diretto con gli animali ammalati. L’antibiotico-resistenza, che riguarda animali e uomini, è un fenomeno in costante aumento in tutto il mondo. Secondo l’Organizzazione Mondiale della sanità, la grande maggioranza dei casi nell’uomo si deve all’abuso dei farmaci, mentre il rischio derivante da ciò che mangiamo è molto basso. Resta il fatto che gli alimenti possono innalzare il nostro livello di resistenza agli antibiotici e anche a farci assumere direttamente micro organismi che hanno saputo resistere a questi farmaci e che possono infettarci. Gli antibiotici, il cui nome ufficiale è anti microbici, vengono usati negli allevamenti per trattare le infezioni animali. I dosaggi sono stabiliti in base al principio di sicurezza: il livello dell’antibiotico non deve risultare dannoso o rischioso né per la salute degli animali né per quella umana. Per ogni specie animale esiste una lista dei farmaci autorizzati, dopo studi e controlli sulla loro sicurezza, tollerabilità, tossicità ed efficacia. Nell’Unione Europea gli antibiotici possono essere somministrati solo sugli animali malati. Per evitare che negli allevamenti si sviluppino malattie si punta piuttosto sulla prevenzione e quindi sulla vaccinazione. I vaccini sono efficaci, sicuri e non danno residui nelle carni perché già dopo 2 giorni non se ne riscontrano più tracce. Prima della macellazione va rispettato il periodo di sospensione, quello necessario all’animale per smaltire l’antibiotico facendo rientrare i livelli di residuo entro i limiti di legge.
FOCACCIA CON POMODORINI
- 500 gr di farina manitoba
- 1 patata grande o 2 medie
- 1 cubetto di lievito di birra
- 2 cucchiaini di zucchero
- 20 pomodorini
- 1 manciatina di origano
- olio extra vergine di oliva
- sale fino
- sale grosso
Pelate la patata, lavatela e tagliatela a cubetti. Cuocetela in acqua salata, scolatela conservando l’acqua di cottura e schiacciatela in un piattino con una forchetta. Setacciate la farina in una ciotola molto capiente e unite 2 cucchiaini rasi di sale fino, 5-6 cucchiai di olio, il lievito sciolto in mezzo bicchiere dell’acqua di cottura della patata tiepida, lo zucchero, la patata schiacciata e un bicchiere e mezzo dell’acqua di cottura rimasta. Amalgamate tutto fino ad ottenere un composto morbido e omogeneo. Formate una palla, copritela con un foglio di pellicola e un canovaccio e lasciatela lievitare per 1 ora. Ungete una teglia per pizza, disponetevi la pasta lievitata allargatela con la punta delle dita. Cospargete la superficie con una presa di sale grosso e una di origano. Distribuitevi i pomodorini tagliati a metà con la parte tagliata verso il basso e condite con olio. Cuocete la focaccia in forno caldo a 220° per 25-30 minuti. Lasciatela intiepidire leggermente, tagliatela a quadrotti con un coltello seghettato e servite.
MITEZZA
La mitezza è una grande virtù e non va assolutamente confusa con la sottomissione: è piuttosto gentilezza d’animo ed esprime il desiderio di smussare i conflitti, la violenza, l’intolleranza, l’agitazione. Grazie alla mitezza possiamo sopportare con pazienza e coraggio eventi spiacevoli e persone moleste o aggressive, accettando con animo tranquillo l’inestirpabile male quotidiano. La persona mite si allontana da chi è prepotente, non da peso alle provocazioni, mantiene la calma e controlla bene i suoi impulsi; può essere, come sosteneva Gandhi, la più forte. Il mite non da al violento la soddisfazione di vincere, perchè generalmente non combatte. La persona mite attende pazientemente e lavora in silenzio. I latini dicevano: ” Solve et repete”., prima paga e poi richiedi, quando hai ingiustamente pagato. Questo può essere scambiato per passività: il mite non si getta nella mischia, la osserva e sa che finirà. Ha la forza delle betulle, che si piegano e non si spezzano. La persona mite è piacevole e può passare inosservata, perchè non crea disaccordi o contrasti; in questo modo può essere più incisiva di altri, passionali e impulsivi, proprio perchè il suo intervento è gentile, mai polemico. ” Beati i miti perchè erediteranno la Terra” . In queste parole, miti sono i non violenti, che sanno perdonare e lavorare per la riconciliazione. Il mite ha il controllo di se, ha potere su se stesso, mantiene la propria calma e serenità più degli altri: non anela a beni materiali, non lotta per il potere, non si intestardisce nel far prevalere le proprie idee. Ama la vita per quello che è ed è disponibile agli altri che accetta così come sono.
TORTA CIOCCOMENTA
PER L’IMPASTO:
- 150 gr di burro a temperatura ambiente
- 150 gr di zucchero
- 3 uova
- 1 pizzico di sale
- 250 gr di farina bianca
- 1 bustina di lievito
- 175 ml di latte
- 10 cucchiai di sciroppo alla menta
PER DECORARE:
- 1 busta di glassa al cacao
Lavorare il burro a crema e aggiungere gradatamente 100 gr di zucchero, i tuorli, serbando le chiare, e il sale. Impastare a cucchiaiate la farina setacciata con il lievito, alternandovi il latte mescolato allo sciroppo alla menta. Montare le chiare a neve durissima, aggiungere gradatamente lo zucchero rimasto e metterle sopra il composto. Con la frusta a mano incorporate delicatamente il tutto senza sbatter, ruotando la terrina e muovendo la frusta dal basso verso l’alto, in modo che la neve non si smonti. Versare l’impasto in uno stampo a cerchio apribile con il fondo foderato di carta da forno. Cuocere per 40-45 minuti nella parte inferiore del forno preriscaldato, elettrico e a gas: 180°-190°, ventilato: 160°-170°. Sciogliere la glassa come indicato nella confezione e glassare la torta raffreddata.
DONNA MODERNA
Con al rivista Donna Moderna di questa settimana troverete in allegato la rivista Cucina Moderna e un campioncino di olio per capelli L’Oreal Elvive. Quest’ultimo è un olio creato per sublimare il capello. Una texture magica e preziosa, un’alchimia di 6 estratti di olio di fiori preziosi, capace di trasformare la fibra per sublimare la materia stessa del capello. Il suo utilizzo è universale. Va applicato su tutta la lunghezza del capello a seconda delle esigenze. Prima dello shampoo per nutrire intensamente senza eccedere; prima della piega per disciplinare e trasformare i capelli in una texture irresistibilmente vellutata; come gesto di finitura sui capelli asciutti per sublimarli e renderli lucenti.
TU STYLE
Questa settimana con la rivista Tu Style avrete in omaggio il bagno doccia solare aloe di Equilibra.Aloe doccia sole è un morbido gel ideale per la detersione della pelle abbronzata. La sua formula delicata reidrata e nutre la pelle stressata dal sole e dalla salsedine, limitando la desquamazione cutanea. I tensoattivi di origine vegetale detergono con dolcezza senza irritare. Contiene lo speciale complesso vegetale Unipertan che attiva la produzione di melanina. L’aloe vera è un prezioso estratto naturale ricco in polisaccaridi che restituisce idratazione alla pelle.
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