Sono miscele di oli di semi vari studiati per rendere le fritture croccanti e di sapore neutro. hanno il vantaggio di essere molto economici e di avere un punto di fumo elevato, sui 190°\200°, quello dell’olio extra vergine di oliva è 190°\210°: significa che il mix nel suo insieme sopporta le alte temperature senza degradarsi e fumare, producendo sostanze tossiche. D’altra parte il profilo nutrizionale di questi prodotti è in genere poco salutare: spesso contengono olio di palma, un grasso saturo che si consiglia di usare a dosi minime.
NOMI DI FANTASIA: i nomi dei prodotti, di marca o private label, evocano subito la frittura.
INGREDIENTI: le miscele possono contenere olio di girasole. ha un punto di fumo basso, circa 130°, ed è ricco di acidi grassi polinsaturi che, benefici a temperatura ambiente, con il calore diventano instabili e si degradano. Preferibile l’olio di girasole alto oleico: si chiama cosi’ perchè è piu’ ricco di acido oleico, un grasso buono monoinsaturo, lo stesso dell’olio di oliva. Olio di soia: il punto di fumo è basso ed abbonda di acidi grassi polinsaturi, 2 caratteristiche negative. Olio di palma bifrazionato: rispetto all’olio di palma tradizionale, viene migliorato rendendolo piu’ ricco di acido oleico, acido grasso monoinsaturo, e meno di acido palmitico, grasso saturo. Ha un punto di fumo molto alto, caratteristica positiva. Olio di arachidi: è un buon olio da frittura perchè il punto di fumo è alto e contiene pochi grassi polinsaturi.
VALORI NUTRIZIONALI: Grassi: controllare la percentuale di monoinsaturi, polinsaturi e saturi.
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