Zurigo. Ha festeggiato i 30 anni l’orologio Swatch, inventato dagli ingegneri svizzeri Elmar Mock e Jacques Muller e immesso sul mercato il 1 Marzo 1983. Oggi lo Swatch Group è una multinazionale con 24000 dipendenti, che fattura oltre 7 miliardi di franchi all’anno e che ha acquisito parecchi marchi prestigiosi, tra i quali Omega, Longines, Tissot.
Mese: giugno 2019
CROSTATA CON MARMELLATA DI ALBICOCCHE
- 250 gr di farina
- 1 uovo
- 125 gr di zucchero
- 135 gr di burro
- 400 gr di marmellata di albicocche
Disponete la farina a fontana in una terrina, rompete l’uovo al centro, aggiungete un pizzico di sale, lo zucchero e 125 gr di burro morbido a fiocchetti. Amalgamate gli ingredienti lavorandoli velocemente con le mani dall’esterno verso l’interno. Ottenuta una pasta morbida, fatene un panetto e mettetelo in frigo, coperto, per un’ora. Poi stendetelo con il mattarello in un disco sottile con cui fodererete il fondo e le pareti di uno stampo da crostata unto con il restante burro. Ritagliate la pasta in eccesso e mettetela da parte. Formate lungo il bordo dello stampo un cordoncino di pasta, poi punzecchiate il fondo della pasta con una forchetta. Riempite la base di pasta con la marmellata di albicocche, stendendola bene con una spatola. Con la pasta rimasta fate delle striscioline di uguali dimensioni che sistemerete sulla superficie della torta, incrociandole a formare una grata. Cuocete la crostata in forno caldo a 200° per 25\30 minuti.
CARNE DI OCA
La razza più diffusa è la bianca romagnola, sui 6 Kg il maschio e 4,5 Kg la femmina, a volte incrociati con la grigia di Tolosa, che in Francia si usa per il foie gras, da noi è vietato produrlo. Al di fuori del periodo autunnale e natalizio, l’oca è difficile da trovare perchè in Italia ci sono pochissimi allevamenti, concentrati nel Nord, in Lombardia, nel Pavese, dove si fanno anche salumi, Veneto, Emilia Romagna. Meglio rivolgersi direttamente alle aziende agricole o a qualche macelleria fornita. L’oca ha carni rosse, più chiare di quelle dell’anatra. I tagli più richiesti sono il petto e l’animale intero, per le feste, ma anche la coscia. Intera si prepara arrosto, bagnata con il vino, allo spiedo oppure ripiena con castagne, patate, agrumi. Il petto è ottimo rosolato in padella, ripieno o anche a tagliata, passato in forno per 56 minuti. L’oca si usa anche per la casseoula e il ragù.
ZUPPA DI PESCE ALLA SICILIANA
- 1 Kg di cozze nere
- 1 calamaro grande
- 4 gamberoni
- 2 triglie
- 1 trancio di pesce spada
- vino bianco
- salsa pronta di pomodorino ciliegino
- 2 spicchi di aglio
- olio extra vergine di oliva
- peperoncino
- origano
- pepe
- pane casereccio
Pulisci cozze e calamari, sfiletta le triglie, togli le teste ai gamberi. Schiaccia l’aglio e rosolalo con l’olio, unisci le cozze pulite e sfuma con il vino. Appena le conchiglie si aprono aggiungi il calamaro ad anelli, le triglie, lo spada a tocchetti e i gamberi privati della testa. Cuoci a fuoco vivo e schiaccia le teste nella zuppa. Abbassa, unisci la salsa di pomodorino, un pizzico di peperoncino. Condisci il pane con aglio, olio e origano. Doralo in forno e servi con la zuppa.
OLTRE LE NUVOLE
Cfristiaan Huygens è stato un matematico, astronomo e fisico olandese fra i protagonisti della rivoluzione scientifica. Scoprì Titano, la maggiore luna di Saturno, utilizzando un telescopio di propria fabbricazione e teorizzò che Saturno fosse circondato da un anello sottile e piatto. Si occupò anche di ottica proponendo nuove tecniche di lavorazione per le lenti degli strumenti astronomici. Gli è stato dedicato un asteroide, un cratere su Marte e un monte sulla Luna. Porta il suo nome anche il lander atterrato su Titano durante la Missione spaziale Cassini – Huygens nel 2005.
BRIOCHE
Setaccia 250 gr di farina di tipo 1 e 250 gr di tipo 2. Unisci 60 gr di zucchero di canna, 25 gr di lievito di birra sciolto in 150 ml di latte di soia appena tiepido e impasta. Man mano, unisci 120 ml di latte di soia, 100 ml di olio di mais, 70 gr di miele. Otterrai una palla che deve riposare 3 ore. Quindi, stendi l’impasto su un piano infarinato e ricava dei triangoli. Metti al centro un cucchiaino di marmellata e arrotola formando un cornetto. Inforna per 15 minuti a 180°.
LE SONDE VOYAGER E IL SISTEMA SOLARE ESTERNO
E’ il 1977, 2 sonde gemelle statunitensi vengono lanciate per esplorare il Sistema Solare esterno. Raggiungono Giove e Saturno, scoprono nuove lune dei pianeti giganti, la Voyager 2 ha l’occasione di osservare Urano e Nettuno. La cosa straordinaria è che il viaggio continua tuttora, e le 2 sonde continuano a comunicare con la Terra. Ad oggi si trovano a più di 100 unità astronomiche, cioè 100 volte la distanza della Terra dal Sole. La Voyager 1 ha raggiunto la periferia del Sistema Solare: si trova infatti ai limiti della zona di influenza del Sole e si sta dirigendo verso la nube di Oort, il grande serbatoio da cui provengono le comete. A bordo di ogni sonda si trova un disco che contiene informazioni sulla Terra, musica e immagini per un eventuale, seppur improbabile, incontro extraterrestre. Quel disco è il segno che il nostro bisogno di scoprire, di viaggiare, di andare oltre, è accompagnato dal nostro grande bisogno di incontrare.
LINGUINE ALLE TELLINE
- 600 gr di linguine
- 400 gr di telline
- 200 gr di cime di rapa
- 2 spicchi di aglio
- 1\2 bicchiere di vino bianco
- 1 peperoncino fresco
- olio extra vergine di oliva
- sale
Metti le telline in acqua salata per almeno 5 ore, perchè perdano la sabbia. Pulisci le cime di rapa, scottale 1 minuto in acqua bollente e ripassale in padella per pochi secondi con olio, 1 spicchio di aglio in camicia e peperoncino. In una larga padella fai rosolare l’aglio rimasto, in camicia, con un giro di olio. Aggiungi le telline, lasciale aprire e sfuma con il vino a fiamma dolce. Scola i molluschi, filtra il liquido di cottura e riversa tutto nella padella. Lessa le linguine in abbondante acqua salata. SColale molto al dente, conservando l’acqua, trasferiscile nella padella delle telline e termina la cottura, unendo qualche mestolino della loro acqua. Aggiungi le cime di rapa, manteca con un filo di lio e servi.
PEPERONI VERDI DOLCI
I cosiddetti friarielli sono piccoli peperoni verdi di forma allungata, con 2 lobi all’estremità. A differenza di altri peperoni verdi, di solito con gusto piccante, sono caratterizzati da un sapore dolce, eccellente. Per questo possono essere utilizzati a crudo nelle insalate miste, oltre che nella preparazione della classica peperonata; ma tradizionalmente, soprattutto nella cucina napoletana, sono preparati fritti in padella: per questo, sono conosciuti pure come friggitelli. Anche se sono stati riscoperti dalla ristorazione moderna, il consumo e la produzione sono ancora concentrati nel sud Italia, principalmente in Campania, nei territori di Benevento, Napoli e Caserta, Basilicata, Calabria e Puglia, dove sono coltivati in piccoli appezzamenti e raccolti a mano scalarmente, cioè staccando via via i frutti maturi, da giugno fino a tutto settembre. I friarielli migliori sonno quelli giovani, raccolti dopo 4\5 giorni, particolarmente dolci, che si possono friggere anche interi, senza pulirli dai semi e dal peduncolo. Quando sono sovramaturi, il loro colore vira al rosso amaranto. Al momento dell’acquisto, scegliete quelli con la buccia lucida e tesa e la polpa soda al tatto. Si possono conservare nella parte meno fredda del frigo anche fino a 4 giorni.
CARDI ALLA PARMIGIANA
Riduci a fettine 250 gr di mozzarella e lasciala sgocciolare in un colino. Taglia 800 gr di cardi scolati e raffreddati a bastoncini. Infarinali, passali in 2 uova sbattute e friggili in olio extra vergine molto caldo per pochi minuti. Scolali su carta assorbente e trasferiscili a strati in una pirofila imburrata, alternandoli con una cucchiaiata di parmigiano grattugiato e le fettine di mozzarella. Cospargi la superficie con un cucchiaio di parmigiano e cuoci in forno a 180° per 20 minuti.
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