BORLOTTI FRESCHI

Devono avere il baccello croccante, che si apre facilmente alla pressione. Controllate che non abbiano zone cedevoli al tatto o muffe. In Italia ne esistono diverse varietà tutte con venature rosse sul baccello e sul seme. Si conservano in frigo per 3 giorni e vanno sgranati solo al momento del consumo. Si possono anche congelare, già sgranati, ben asciutti, riposti in un sacchetto di plastica trasparente, non serve sbollentarli. Per avere 1\2 Kg di fagioli sgranati, ne serve 1 Kg con il baccello. I borlotti secchi invece si conservano in dispensa e vanno messi a bagno per 12 ore prima di cucinarli. Un etto di secchi corrisponde a 2 etti di freschi.

CHAKCHOUKA VERDE CON FETA

Frulla 2- 3 zucchine a fettine con un mazzetto di foglie di basilico, poi unisci 2 zucchine a dadini, 2 cucchiai di coriandolo e 1 di prezzemolo tritati, 150 gr di feta tagliata a cubetti e 200 gr di piselli. Versa in un contenitore e metti in frigo. Completa e servi. Scalda in una padella 2 cucchiai di olio, versa la miscela preparat e cuoci finchè inizierà a dorare, poi sguscia dentro 8 uova, fai rapprendere bene gli albumi e servi con il pane.

L’EVOLUZIONE DELL’UOMO E DELLE MACCHINE

Steve Jones, un professore di genetica, ha scritto un libro in cui le teorie di Charles Darwin, che tutti conoscono ma che quasi nessuno ha letto, vengono esposte in modo semplice e chiaro. Con curiosità, aneddoti ed esempi sorprendenti ricavati dalla nostra vita quotidiana, lo studioso intende inoltre adattare al giorno d’oggi le scoperte dell’autore de L’Origine della Specie, mostrando come esse siano ancora in grado di fornire spiegazioni su un mondo ormai differente da quello in cui visse Darwin. Jones afferma, ad esempio, che non è più solo l’uomo in quanto essere vivente ad evolversi, ma anche le sue idee e le macchine da lui realizzate.

 

TABULE’ DI POLLO

Versa 150 gr di bulgur in una ciotola e copri con acqua bollente leggermente salata, la dose è il doppio del suo volume, unisci 2 cucchiai di olio, copri e fai assorbire. Taglia 2-3 petti di pollo a striscioline, saltale in padella con un filo di olio, cumino e poco sale. Trita 2 cipolline, aggiungi 1 cetriolo a dadini piccoli, 1 cucchiaio di succo di limone, 3 di olio, sale e pepe. Versa ogni preparazione in un contenitore separato e mettili in frigo. Per il condimento tosta in un padellino antiaderente 150 gr di mandorle con 2 cucchiai di semi di coriandolo e 1 di cumino. Frantuma il mix e insaporisci con sale e pepe. Completa e servi . Trita un ciuffo di menta, prezzemolo e coriandolo e mescolali con il bulgur. Aggiungi il mix di cipolla e cetriolo e 200 gr di ceci. Sala, unisci un filo di olio e servi spolverizzando con il condimento.

BRESAOLA DELLA VALTELLINA IGP

Grazie anche al diffondersi del turismo straniero nelle vali alpine, è in aumento l’esportazione di bresaola anche in paesi extra europei, dagli Emirati Arabi al Canada. Igp dal 1996, può essere lavorata in tutto il territorio della provincia di Sondrio, ovvero in Valtellina e Valchiavenna, nel cuore delle Alpi. I primi scritti che la citano risalgono al XV secolo, ma certamente è nata ben prima dall’esigenza di conservare a lungo la carne. La sua notoria povertà di grassi è dovuta al taglio che viene utilizzato per ottenerla, ovvero la coscia di bovini di età compresa tra i 18 mesi e i 4 anni allevati al pascolo. Il salume è realizzato mediamente salatura e stagionatura, da 4 a 8 settimane, in locali con ricambio d’aria controllato. In particolare, la bassa temperatura e il clima asciutto del territorio alpino assicurano una facile asciugatura e consentono di contenere la salatura: in questo modo viene garantito il tipico gusto dolce e la consistenza morbida dell’affettato. Il disciplinare, inoltre, lascia ai produttori la possibilità di mantenere piccoli segreti di lavorazione, come l’aggiunta di erbe, vino, zucchero e altro ancora, che distinguono i vari marchi  e mantengono il senso di artigianalità della bresaola. Grazie alle qualità nutrizionali, il suo consumo, interessa 8 italiani su 10, di cui il 67% sono millenials. E’ l’affettato più magro, oltre che un’ottima fonte di vitamine B1, B6 e B12. Se hai aperto una confezione e te n’è avanzata un pò. avvolgila in carta oleata e quindi in un foglio di alluminio; conservala in frigo. Intera, si mantiene a sua volta in frigo, ma in 2 modi diversi secondo  quello che vuoi ottenere: se vuoi conservarla morbida e umida, avvolgila in un panno;  se invece vuoi farla stagionare un pò, proteggi solo il lato tagliato con la pellicola senza pvc.

CREMA FREDDA DI ZUCCHINE ALLA MENTUCCIA CON PISELLI

  • 500 gr di zucchine tenere
  • 10 foglie di mentuccia fresca
  • 560 gr di piselli freschi o surgelati
  • 1 cipollotto fresco
  • 320 gr di pane crostato in forno
  • 40 gr di olio evo
  • sale
  • pepe

Tagliare il cipollotto finemente e farlo appassire nell’olio. Aggiungere le zucchine lavate e tagliate a rondelle oppure alla julienne. Coprire con acqua e aggiustare di sale e pepe. Fare cuocere per circa 15 minuti. Aggiungere la mentuccia e frullare il tutto. Continuare a cuocere e aggiungere i piselli. Lasciare sul fuoco per latri 5 minuti. Poi spegnere e lasciare intiepidire. Servire con i crostini di pane.

BROCCOLETTI FIORI D’INVERNO

All’acquisto, controllate che le cimette siano verdi e turgide, mentre i gambi devono essere ben sodi. Conservate i broccoletti in frigo fino a 5 giorni in sacchetti di plastica in cui avrete praticato qualche forellino.  Di sapore caratteristico e intenso, i broccoletti sono infiorescenze che crescono lungo il gambo del cavolo broccolo ramoso. Sono presenti sul mercato fino a maggio, ma è nei mesi freddi che si trovano i migliori. IN Italia vengono coltivati in Sicilia, Puglia, Campania, Calabria, Marche, Lazio e Veneto. In cucina sono molto versatili e si presentano ad essere gustati bolliti, impanati, strascinati, dal dialetto pugliese:  saltati in padella con aglio, olio e peperoncino, e come ingrediente di sformati, gratin e torte salate.

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L’UOVO DI CIOCCOLATO

L’80% delle uova di Pasqua consumate in Italia è di cioccolato al latte che, oltre al cacao, contiene zucchero e latte in polvere. Il rimanente 20% è suddiviso tra cioccolato fondente, circa il 12%, con la granella di nocciola e altro. In etichetta è obbligatorio indicare la percentuale di cacao, per il fondente 50-70%, fino all’80% e più per le uova di pasticceria, e l’utilizzo di grassi vegetali diversi dal burro di cacao, come burro di karitè, olio di palma o di colza, se superano il 5%. Spesso tra gli ingredienti compare anche la lecitina, un emulsionante, e la vaniglia. Le uova possono essere farcite, miscelando al cioccolato una piccola parte di nocciole o cereali oppure applicando una granella esterna. I prodotti di pasticceria sono spesso decorati con applicazioni di zucchero o altro. Per ottenere la forma a uovo, il cioccolato temperato, cioè sottoposto ad una serie di raffreddamenti e riscaldamenti che lo rendono lucido, croccante e senza venature, è disposto negli stampi appositi, che poi vengono aperti per inserire la sorpresa e quindi saldati. Le uova variano molto sia come prezzi, sia come qualità. I migliori al latte riportano la dicitura finissimo, con un minimo di 30% di cacao e 18% di latte,  al gusto sono dolci con una leggera nota amara, si sciolgono rapidamente in bocca e sono un po pastosi. I fondenti di qualità sono quelli con percentuali più alte di cacao e privi di grassi vegetali diversi dal burro di cacao.

PIZZA DI PANE, POMODORO E VERDURE

  • 250 gr di verdure a cubetti ( zucca, zucchine, peperoni, melanzane, fagiolini, asparagi)
  • 350 gr di pane raffermo
  • 200 ml di acqua
  • 50 gr di parmigiano reggiano grattugiato
  • 300 gr di polpa di pomodoro finissima in scatola
  • 150 gr di stracchino o di ricotta
  • 1 spicchio di aglio in camicia
  • 1 cucchiaio raso di origano secco
  • 4-5 foglie di basilico
  • olio extra vergine di oliva
  • sale

Lava le verdure e disponile in una padella anti aderente con l’aglio, 1 cucchiaio di olio e qualche cucchiaio di acqua. Stufale fino a quando sono tenere e hanno assorbito il liquido. Profumale con l’origano e leva l’aglio. taglia il pane a pezzettini e mettilo in una ciotola con 40 gr di olio e l’acqua, poco alla volta, impastando e spezzettando il pane per ottenere un composto granuloso ma non molle. Fai riposare 5 minuti e unisci 40 gr di olio, il parmigiano e impasta. Stendi l’impasto in una teglia con carta da forno spennellata di olio, copri con la polpa di pomodoro, sala e metti in forno preriscaldato a 180° per 15 minuti. Sforna la pizza, guarnisci con le verdure e il formaggio a fiocchetti e cuoci per altri 6-8 minuti. Fai intiepidire e profuma con le foglie di basilico.

ASIAGO DOP

Controllate sulla crosta il nome e il marchio. La pasta è quasi bianca nel tipo fresco e più gialla in quello stagionato. L’occhiatura è piccola e irregolare. UN prelibato formaggio veneto disponibile in 2 versioni: il tipo fresco, pressato, di gusto dolce e ottenuto da latte intero, e quello stagionato da 3 a 122 mesi, d’allevo, di sapore deciso, preparato con latte scremato.

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