Fa dimagrire. L’acido tartarico contenuto in abbondanza contrasta la formazione dei grassi. Quindi è un dimagrante e anticolesterolo naturale. Ottimo anche per il beauty. 2 fette spesse appoggiate sugli occhi 10-15 minuti fanno contrarre i capillari e ridurre così il gonfiore degli occhi. Appartiene alla famiglia delle cucurbitacee questo ortaggio originario dell’Asia, dove viene coltivato fin dal 3000 a.c. Ne esistono molte varietà, di diverse dimensioni, con la buccia liscia o bitorzoluta. Alcune crescono bene persino in montagna, altre in zone calde, purchè non aride. Il cetriolo, infatti, contiene moltissima acqua, e ha bisogno di terreni ben idratati. In Italia si coltiva da sempre in Lazio, Veneto, Puglia, Sicilia, Calabria ed Emilia Romagna. E’ così buono e versatile che si consuma ovunque: sott’aceto o in salamoia in Russia e in tutta l’Europa del Nord, in insalata, abbinato a pesci e polpi, tritato nella salsa tzatziki, per esempio, nella solare Grecia. Tra le varietà nostrane ci sono il Verde Lungo d’Italia e il Marketer, lunghi circa 20-25 cm, il più raro e delicato Mezzo Lungo Bianco, dalla buccia chiarissima e dolce, e il classico Parigino: piccolo, croccante e ottimo sott’aceto. 14 calorie ogni 100 grammi. Per bruciarle basta salire le scale con la spesa per un minuto. Il gusto amarognolo è dato dalla cucurbitacina: per eliminare metti l’ortaggio a fette in un colino, cospargile di sale e posaci un peso; sciacquale dopo 30 minuti. Oppure elimina le 2 estremità e sfregale sulla polpa appena tagliata per estrarre la schiumetta bianca. Per eliminare i semini taglia in 2 il cetriolo nel senso della lunghezza e passa uno scavino lungo la parte centrale con i semi. Poi sbuccialo con un pelapatate, sciacqualo e asciugalo con carta da cucina.
Mese: gennaio 2020
UNA POLPETTA TIRA L’ALTRA
Se il composto per le polpette è troppo morbido, compattatelo con poco pangrattato o parmigiano. Se è asciutto, unite qualche cucchiaio di uovo sbattuto, di latte o di brodo. Per una cottura uniforme, fate polpette grandi circa come una noce. Modellate con le mani bagnate, così non si attaccano. Per evitare che si sfaldino durante la cottura, potete semplicemente infarinarle o impanarle. Per renderle più croccanti, passatele prima nella farina, poi nell’uovo sbattuto e nel pangrattato.
CARPACCIO DI PESCE BIANCO CON ZENZERO E LIMONE
- 200 gr di pesce crudo: merluzzo, spigola, orata
- radice di zenzero fresca
- pepe rosa se gradito
- 1 limone meglio se bio
- olio evo q.b.
Grattugia la radice di zenzero fresca, la quantità ideale dipende dal nostro gusto, e mescolala in una ciotola con l’olio evo e un po di succo di limone. Disponi il pesce in un piatto da portata e condiscilo con l’emulsione, decorando con qualche grano di pepe rosa e fettine dell’agrume.
INSALATA DI PASTINACHE ARROSTO E FUNGHI
- 600-700 gr di pastinache sbucciate
- 2 cipolle medie
- olio evo
- 250 gr di funghi cremini tagliati in quarti
- 100 gr di noci
- 2 spicchi di aglio a fette
- 100 gr di foglie di insalata
- 75 ml di succo di mela torbido
- 2 cucchiai di aceto balsamico
- sale
- pepe
Preriscalda il forno a 190°, 170° se ventilato. Metti la pastinache a pezzi e le cipolle in spicchi sottili in una teglia adatta anche ai fornelli, insaporisci con 2 cucchiai di olio, sale e pepe, mescola e inforna per 30 minuti. Aggiungi i funghi, le noci e l’aglio, mescola bene e rimetti in forno per 15-20 minuti. Disponi l’insalata su un piatto da portata e coprila con le verdure arrostite. Metti la teglia su fiamma bassa, aggiungi il succo di mela e fai sobbollire per alcuni minuti, mescolando. Quando il succo di mela si sarà ridotto a circa metà, spegni e aggiungi mescolando l’aceto balsamico, versa subito la glassa così ottenuta sull’insalata. Condisci con un filo di olio, sale e pepe e servi subito.
I MILLENARI ALBERI DELLA TERRA
Gli alberi più vecchi del nostro pianeta sono cresciuti quando l’Europa del Nord era ancora coperta dai ghiacciai, l’Africa non aveva il deserto del Sahara e l’uomo aveva appena inventato la ruota. Testimoni silenziosi della storia dell’umanità, alcuni hanno fusti piegati dal tempo e sembrano esalare l’ultimo respiro, altri sono ancora rigogliosi, vitali come il primo giorno. Old Tijikko, abete rosso che si trova al confine tra Svezia e Norvegia, ha un apparato radicale vecchio di 9550 anni. Matusalemme, il pino dai coni setolosi che si trova nella Foresta Nazionale di Inyo, in California, ha 4765 anni. Il Cipresso di Zoroastro cresce nell’antica Mesopotamia da 4000 anni. Fitzroya, cipresso scoperto nelle Ande del Cile nel 1993, risale a 3620 anni.
IL NASO DELLO ZAR
Lo zar Alessandro II Romanov, quando era ancora principe ereditario, stava discutendo una sera con Galitzin ed altri su quale fosse la parte del corpo umano più forte e resistente. Ognuno espresse la propria opinione. Alessandro, dopo averle ascoltate tutte, concluse: ” Secondo me, la parte più resistente del corpo è il naso. Vedete? C’è il ministro Kleinmichel che mena per il naso mio padre da almeno 10 anni. eppure il naso di mio padre sta sempre fermo al suo posto”.
UN FUNGO DA COTTURA
PORCINI: molto pregiati, sono ottimi crudi, al forno, alla griglia, trifolati, fritti e in umido.
CHIODINI: lunghi e slanciati, si consumano solo cotti. Buoni sott’olio, trifolati e in umido.
PRATAIOLI: crescono spontanei e sono simili agli champignon, che vengono invece coltivati. Di colore variabile dal giallo al rosso e gusto molto gradevole, sono adatti a ogni preparazione.
FINFERLI: a forma di imbuto e di colore giallo arancio, sono versatili, saporiti e decorativi. Detti anche gallinacci, si trovano spontanei o coltivati. Sono ottimi trifolati e nel sugo per la pasta.
CARDONCELLI: sono tipici del sud. Sodi ed elastici, hanno polpa bianca e profumata: ideali al forno, alla brace e conservati sott’olio.
Scottare i funghi in acqua e aceto non serve solo ad ammorbidirli, ma anche ad eliminare impurità e batteri e a fissarne il colore. Aspettate un giorno prima di chiudere i vasi ermeticamente, per reintegrare l’olio che è stato assorbito.Farcite i cappelli senza riempirli eccessivamente, perchè la farcia in cottura aumenta di volume. Per eliminare bene la terra dalle lamelle, i funghi non devono essere umidi. Metteteli quindi ad asciugare sulla carta in un solo strato.
IL FILETTO DI MANZO
E’ magro e tenero perchè proviene da una zona, nell’area lombare, sottoposta a poco sforzo. Non necessita di lunghe cotture, anzi, è bene scottarlo appena per preservare il gusto e le proteine.
LE NESPOLE
Hanno polpa fondente, agrodolce e profumata. Sono in commercio da aprile, caratteristica molto apprezzata, perchè in primavera la scelta di frutta è ancora limitata. In Italia sono coltivate in Sicilia, dove sono rinomate le nespole di Trabia, nel palermitano, e di Calatabiano, Catania. Ma i frutti che offre il nostro mercato provengono dalla Spagna, paese leader con coltivazioni intensive concentrate nella zona di Valencia. Le nespole spagnole vengono raccolte in ottobre e poi fatte maturare in celle, al buio e a temperatura controllata, per facilitarne la lavorazione. Infatti, sono molto delicate e si ammaccano facilmente durante la manipolazione e il trasporto. Vanno gustate ben mature, buccia di colore carico, con piccole macchie scure, altrimenti sono asprigne e allappano, per via dei tannini presenti nella polpa. In questo caso, dopo l’acquisto, conservatele a temperatura ambiente.
I LAMPONI
Crescono anche in vaso sul balcone di casa. Se trovi la posizione giusta, tra agosto e ottobre potrai farne scorpacciate. Contengono rutina, una sostanza vaso dilatatrice che migliora la micro circolazione proteggendo cuore e tessuti. Frutti dell’arbusto Rubus Idaeus, originario dell’Europa continentale, sono dolci, lucenti e portentosi multivitaminici, popolano leggende, dipinti, prontuari erboristici e, naturalmente, tutti i ricettari di cucina. I Celti appendevano rametti di lampone sulla porta per proteggere la casa dagli spiriti, decotti e liquori si usano ancora oggi come ricostituenti e, ovunque, i lamponi sono utilizzati come semplice frutto così come elemento decorativo aromatico per elaborate preparazioni: dai tradizionali arrosti con intingoli ai frutti rossi, ai più contemporanei trionfi di crudi di mare con mousse di lamponi. Tra i 2 estremi non si contano le ricette di dolci al cucchiaio, crostate, torte soffici, gelatine e marmellate. Esistono varietà protette, come il lampone nativo australiano presidio di Slow Food. Invece, i nuovi ibridi, anche gialli, creati apposta per la coltivazione in serra sono quelli che trovi al mercato, coltivati in Italia e Spagna. Sono i classici frutti conici, 3 gr in media di peso, dalla consistenza più vellutate delle fragole e sapore più deciso di more e mirtilli. Hanno solo un difetto, il costo dovuto alla facile deperibilità: da 2.50 euro a 5 euro a cestino. Ogni 100 gr contengono 32 calorie. Dolci ma light, contengono molta vitamina E, che mantiene giovane la pelle. Scegli frutti ben maturi ma ben sodi e mettili in frigo fino al momento dell’uso, massimo 2 giorni dopo. Essendo delicati vanno appena sciacquati e tamponati con carta da cucina, non con il canovaccio perchè macchiano molto. Fai scorta di lamponi tra agosto e settembre, quando sonno al massimo rigoglio, e al minimo prezzo. Trasformali in marmellate e chutney, oppure surgelali mettendoli in freezer su un vassoio ben distanziati per 3-4 ore finchè sono duri e poi in un sacchetto.
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