Posiziona su una macchina per fare la pasta la trafila per spaghettoni. Stempera 1 fialetta di nero di seppia in 40 ml di acqua. Versa 500 gr di farina di frumento nel vano impastatore, aziona la macchina e unisci l’acqua al nero e 2 uova. Quando iniziano a uscire, taglia gli spaghettoni. Fai aprire 1 kg di vongole veraci, già spurgate, in padella col coperchio per pochi minuti con olio, aglio, peperoncino e 150 ml di vino bianco. Cuoci la pasta, saltala nel sugo di vongole e servi con prezzemolo tritato.
Mese: settembre 2020
PASTICCIO DI ALICI
– 800 gr di alici
– 1 kg di indivia belga
– prezzemolo
– 3cucchiai di olio extra vergine di oliva
– sale
– pepe
Pulite, lavate e asciugate le alici. Eliminate la testa e la coda, poi apritele a metà ed eliminate anche la spina centrale. Mondate l’insalata eliminando le foglie più dure, lavatela e tagliatela a listarelle;conditela con l’olio, un pizzico di sale e una macinata di pepe. In una pirofila rotonda fate un primo strato di insalata, coprite con uno strato di alici aperte e appiattite, e continuate ad alternare insalata e pesce fino a esaurimento degli ingredienti; terminate con uno strato di insalata. Coprite la pirofila con un foglio di carta di alluminio e cuocete in forno caldo a 200 gradi per 30 minuti. Eliminate la carta e cuocete ancora per 15 minuti circa, finché la superficie sarà dorata, e l’acqua di cottura si sarà completamente asciugata. Cospargete con prezzemolo tritato e servite immediatamente.
GALLIPOLI FASCINO BAROCCO
Le chiese maiolicate, i patii seminascosti delle case a corte, una ragnatela di vicoli tortuosi sui quali si sporgono le facciate austere di palazzi barocchi, gli affacci a mare: questa è Gallipoli, letteralmente la bella città, come l’avevano battezzata i coloni greci secoli fa. Punto d’incontro tra Oriente e Occidente, roccaforte contro le scorrerie dei pirati saraceni, Gallipoli non è una, ma due:ci sono, infatti, la città vecchia sorto su un isolotto calcareo e il borgo nuovo, collegato all’antico nucleo da un ponte seicentesco. La parte antica di Gallipoli è, naturalmente, la più scenografica e spettacolare, circondata com’e da opere difensive ciclopiche. Le mura e i bastioni, infatti, raggiungono la lunghezza di quasi 2 km e oggi sono diventati le riviere, luoghi di passeggio da cui ammirare, al tramonto, lo spettacolo del sole che si tuffa nello Jonio. A dare il benvenuto a chi entra nella Gallipoli vecchia è il castello angioino, costruito su una vecchia fortificazione bizantina, che conserva il fascino e la maestosità di una imponente struttura difensiva. Ma il centro storico ha altro da mostrare : Palazzo Balsamo che ospita l’ottocentesco Teatro Garibaldi, la Cattedrale di Sant’Agata dalla superba facciata barocca, le chiese delle confraternite come quella del Santissimo Crocifisso, dell’Immacolata, della Purità e la Chiesa di San Francesco, la più antica del centro storico dalla facciata color sabbia dorata. Altra sosta doverosa è quella a Corte Gallo, una piazzetta trasformata dai suoi abitanti in una sorta di museo etnografico a cielo aperto, con collezioni di attrezzi e utensili, decorazioni e arredi della Gallipoli d’antan.
FIORENTINA
È costituita da filetto e contro filetto, oltre che dall’osso che li lega: gli americani la chiamano t bone, per la caratteristica forma a t della costola. Per essere degna del proprio nome, una fiorentina deve essere alta almeno 2 dita, va cucinata sicuramente alla griglia o alla piastra e servita al sangue o comunque non troppo cotta.
CURIOSITÀ
A Lisbona un mozzicone di sigaretta ha fermato per un’ora l’intera rete della metropolitana. La cicca, finita nell’intercapedine tra due vetture, non si è spenta e un passeggero, visto il fumo, ha immediatamente tirato il segnale di allarme. Sorge spontaneamente una domanda : ma, non è proibito fumare in metropolitana?
COTTI AL SALE
La cottura al sale, una delle più antiche, deriva da quelle sotto la cenere o la sabbia, rende i cibi morbidi e saporiti senza usare grassi. Il sale infatti funziona come un cartoccio, che trattiene gli aromi e gli umori delle pietanze. È una tecnica perfetta per gli alimenti delicati come pesce, crostacei e verdure, che vengono isolati dal sale, ma anche per carni come pollo, filetto, agnello e verdure. In genere si utilizza sale grosso, che può essere insaporito con aromi e scorze di agrumi e mescolato con albumi sbattuti e farina per rendere la crosta più morbida.
CRESCENZA
Sicura è la provenienza, la provincia di Lodi, a sud di Milano, ma oggi la zona di produzione della crescenza si è estesa a buona parte della Lombardia e ad altre regioni italiane, non solo del Nord. L’origine del nome però risulta incerta, anche se l’ attitudine di questo formaggio a crescere come pasta lievitata pare un buon indizio. La crescenza si ricava da latte vaccino intero pastorizzato portato a circa 38 gradi e innestato con latte acido e caglio. Già pochi minuti dopo l’innesto, la cagliata viene divisa a pezzetti, fatta scolare e distribuita nelle forme rettangolari dove il formaggio resterà ad affinarsi per appena 8 giorni prima di poter essere venduto e consumato. Sebbene oggi venga prodotta tutto l’anno, la crescenza invernale è normalmente più morbida, quella estiva più compatta. Il termine stracchino indica il formaggio ricavato dalle vacche stracche, ovvero stanche, perché appena tornate dagli alpeggi. La crescenza è uno stracchino freschissimo : viene stagionata circa una settimana contro i 20-30 giorni canonici dello stracchino. Spalmabile, ha un contenuto di grassi leggermente maggiore e il gusto è più delicato.
AGOSTINO D’IPPONA
La speranza ha due bellissimi figli: lo sdegno e il coraggio. Lo sdegno per la realtà delle cose, il coraggio per cambiarle.
SAO
Parola portoghese che ha il significato di santo. È una voce frequente nei nomi propri di luoghi, fiumi o monti soprattutto nella regione brasiliana. Sao Paulo, San Paolo, la capitale economica, Sao Bernardo, una città, Sao Lourenco, San Lorenzo, un fiume.
ALBICOCCHE
Con il mese di giugno si apre ufficialmente la loro stagione, che in Italia si protrae fino ad agosto inoltrato. Sono il frutto dell’estate, insomma, a chhe perché il loro contenuto di vitamina A è caroteni fa bene alla pelle e favorisce l’abbronzatura. I principali produttori sono Spagna e Turchia. In Italia vengono coltivate soprattutto in Emilia Romagna, Campania, Basilicata e Puglia. Tra le. Più diffuse ci sono la Boccuccia, ovale e di colore arancione, la Goldrich di origine americana, grossa e dolcissima, è la Reale D’Imola, allungata, profumata e chiara. A differenza di altri frutti, dopo la raccolta si ammorbidiscono, ma non maturano più. Meglio evitare dunque quelle con aree verdi, colte immature, e preferire quelle con il picciolo e la polpa leggermente cedevole. Si conservano in frigo per 5 – 7 giorni in un sacchetto di carta e ben distanziate tra loro.
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