CAIPIROSKA ALLA FRAGOLA

– 600 gr di fragole

– 200gr di zucchero di canna

– 2 ge di farina di semi di carrube

– 158 gr di acqua

– 40 gr di succo di lime

– vodka qb

– soda qb

Prepara una base di gelato – sorbetto con lo zucchero, la farina di semi di carrube e l acqua scaldati sul fuoco fino a 80°. Lascia raffreddare il composto, poi unisci le fragole lavate e tagliate a pezzettini, infine il succo di lime ottenuto spremendo i frutti. Versa il composto nella gelatiera, aziona e attendi che la preparazione sia pronta. Il gelato CAIPIROSKA si serve in un bicchiere da cocktail in porzioni da 90 gr di gelato ai quali si aggiungono 30 gr di vodka e altrettanti di soda.

HOLLYWOOD

Un simpatico aneddoto legato all’attrice Elisabeth Taylor, recentemente scomparsa. A un ricevimento un ammiratore la osserva attentamente e le dice: – Ma che bella collana che ha! E Liz : – Vero? E me la sono fatta con le mie fedi nuziali!

ANGURIA MARINATA AL LIME E GRANITA ALLA MANDORLA

PER LA GRANITA ALLA MANDORLA:

Preparate in una casseruola uno sciroppo con 500 gr di acqua e 125 gr di zucchero semolato. Portate a bollore, unite 250 gr di latte di mandorle, versate in un contenitore e mettete in congelatore. Ogni 20 minuti mescolare il composto con una frusta fino a quando si otterrà una granita dalla consistenza desiderata. PER L’ANGURIA : taglia 500 gr di anguria a cubetti da un cm per lato e condite con le scorze di 2 lime e 25 gr di zucchero a velo. Lasciate marinare in frigorifero per almeno 2 ore. PER LE. MANDORLE CARAMELLATE: unite 75 gr di mandorle pelate, 60 gr di zucchero e 30 gr di acqua in una casseruola di acciaio. Portate a bollore continuando a mescolare fino a quando si cristallizzera’ lo zucchero attorno alle mandorle. Abbassate il calore e continuate a girare le mandorle fino a quando risulteranno ben caramellate. Lasciatele raffreddare ben distanziate tra loro sopra un foglio di carta da forno e conservatele in un contenitore ermetico. IMPIATTAMENTO: mettete sul fondo di una coppa l’anguria marinata, versate la granita di mandorle e terminate adagiando le mandorle caramellate.

BARATTOLI ARCOBALENO

Per 3 vasetti sterilizzati. Preparate 1 litro di salamoia sciogliendo 30 gr di sale Marino integrale in un litro di acqua senza cloro, potete bollirla e poi lasciarla raffreddare. Riempite un vasetto con pomodorini colorati e ben lavati, aggiungendo alcune foglioline di basilico. Riempite un secondo vasetto con bastoncini di zucchine alternando quelle Gialle e quelle verdi e profumandocon rametti di rosmarino. Riempite l ultimo vasetto con fette di cavolo rosso e si daikon sbucciato. Riempite i vasetti con la salamoia e pressate il contenuto con le apposite retine di plastica. Appoggiate i vasi sopra un vassoio, chiudeteli e sfiatateli 2 volte al giorno, agitateli spesso. Le verdure saranno pronte dopo 1 settimana circa, quando la fermentazione avrà conferito un gusto acidulo. Potete conservarle in frigorifero mantenendole sempre ben coperte dal liquido. Utilizzate le come sotto aceti per accompagnare carne e pesce.

ORECCHIETTE CON POMODORINI AL FORNO

– 500 gr di orecchiette fresche

– 500 gr di pomodorini ciliegini

– 1 cucchiaio di capperi

– 2 cucchiai di pangrattato

– 1 cucchiaio di pecorino

– origano secco

– basilico

– aglio in polvere

– 1 cucchiaino di zucchero

– sale

– pepe

– olio di oliva

Taglia i pomodorini a metà e disponili in una pirofila unta di olio con la calotta verso il basso. Sala, pepa, distribuisci lo zucchero e le spezie. Sciacqua i capperi e tritali al coltello, amalgamali con pecorino e pangrattato e spargi il composto ottenuto sui pomodorini. Irrora il tutto con abbondante olio extra vergine di oliva. Accendi il forno a 180°. Inserisci la pirofila e cuoci per 50 minuti. Scalda in una pentola abbondante acqua, al bollore aggiungi il sale e lessa le orecchiette. Condiscile nella pirofila con i pomodorini. Se occorre, aggiungi un cucchiaio di olio e servi subito. Se vuoi ottenere una salsa cremosa e saporita, frulla i pomodorini dopo la cottura in forno. In questo caso però non aggiungere il pangrattato.

TORTA AL LIMONE

– 250 gr di burro a temperatura ambiente

– 200 gr di zucchero

– 4 uova

– 1 fialetta di aroma limone

– 1 pizzico di sale

– 2 limoni

– 250 gr di farina bianca

– 150 gr di frumina

– 1 bustina di lievito

– 250 gr di zucchero a velo

Lavorare il burro a crema ed aggiungere zucchero, uova, aroma, sale e scorza grattugiata di un limone. Impastare a cucchiate farina e frumina, alternandovi 3 cucchiai di succo di limone e aggiungere il lievito setacciato. Versate il composto in uno stampo a cerchio foderato con carta forno e cuocere nella parte inferiore del forno preriscaldato a 180° per 50 – 60 minuti. Preparate la glassa mescolando lo zucchero a velo setacciato con 3 – 4 cucchiai dì succo di limone e stenderla sulla torta raffreddata.

FIBRE PREZIOSE ALLEATE

Dobbiamo assumerle tutti i giorni anche se il nostro organismo non riesce a digerirle. Sono le fibre, commestibili ma non nutrienti, come vengono definite, perché non vengono assimilate. Eppure preziose sentinelle della nostra salute, dell’intestino soprattutto, ma anche del cuore. Le fibre sono zuccheri complessi, presenti nei vegetali :cereali, frutta, verdura. Possono essere solubili e insolubili. Le prime, più morbide, a contatto con i liquidi formano un gel; le seconde, sono piu dure e possono creare qualche problema a chi soffre di colon irritabile. Le fibre solubili si trovano soprattutto in frutta e verdura e quelle insolubili nei cereali integrali. Ma la distinzione non è netta e i vari alimenti contengono un mix dei vari tipi. Come fanno le fibre, pur non essendo assimilate, a svolgere i loro effetti benefici? I legami tra le loro molecole non possono essere attaccati dagli enzimi digestivi e quindi le fibre arrivano inalterate nel colon, dove vengono fermentate dai microrganismi intestinali. Ed è qui che ha luogo la loro azione salutare. Da un lato, accrescono la velocità del transito e migliorano la qualità della flora batterica. Si riduce dunque il rischio di varie malattie intestinali, tra cui anche il cancro al colon. Ma non è tutto. Le fibre agiscono anche sui livelli di glucosio e di colesterolo nel sangue e persino sulla linea. Rallentano la digestione dei carboidrati, riducono il picco glicemico postprandiale, innalzamento degli zuccheri dopo i pasti, proteggendo dal rischio di diabete. Diminuiscono l’azione dei grassi e del colesterolo totale e cattivo. Infine, essendo molto sazia ti, aiutano a controllare il peso. Sui benefici delle fibre, dunque, non ci sono dubbi. Ma si calcola che in media non ne assumiamo abbastanza. Se il miglior modo per fare il pieno di fibra è non farsi mancare cereali integrali, verdura e frutta, sul mercato c’è anche una vasta scelta di cibi arricchiti che vanno dal latte allo yogurt, alla pasta, i biscotti, i cereali per la colazione, gli snack. Gli alimenti arricchiti, benché piuttosto costosi, sono una buona opzione. Meglio non esagerare invece con gli integratori, che vanno assunti solo in caso di necessità.

PASSATELLI DI PUCCIA IN BRODO DI POLLO

Per i passatelli :

– 90 gr di pecorino grattugiato

– 75 gr di pangrattato di puccia ( pane con le olive)

– 35 gr di farina

– 2 uova

– noce moscata

– sale

– pepe

Per il brodo :

– 1 litro di brodo di gallina

– 10 gr di porcini secchi

– 1/2 cucchiaino di salsa di soia

– 1 chiodo di garofano

– 1 pizzico di curry

– 1 limone

– 2 cosce di gallina lessate

– funghi shijtake marinati

– 2 rametti di cerfoglio

Aggiungi al brodo freddo funghi, salsa di soia, curry e chiodi di garofano. Porta a ebollizione e cuoci a fiamma bassissima per almeno 1 ora, finché il brodo sarà concentrato. Intanto, impasta il pecorino con il pangrattato, farina, uova, noce moscata, sale e pepe. Forma un panetto, avvolgilo con pellicola e mettilo in frigorifero 1 ora. Taglia a dadini piccoli la polpa della coscia di gallina. Passa il composto dei passatelli nell’apposito attrezzo o un tritatutto a fori larghi. Tuffa i passatelli nel brodo bollente e, quando verranno a galla, servili nei piatti con il brodo, la carne e la scorza di limone grattugiato. Decora con funghi shijtake e foglie di cerfoglio.

CURIOSITÀ

Secondo gli psicologi chi non sa resistere a salatini e noccioline è un tipo combattivo, estroverso, trascinatore, autonomo e loquace. Gli piace dominare gli altri, sa quello che vuole ed è intraprendente. Il difetto : una franchezza talvolta brusca e un po diretta.

CACIOCAVALLO

Il caciocavallo è un formaggio tradizionale dell’Italia meridionale, fatta eccezione per qualche produzione più recente al Nord. Viene prodotto con latte vaccino intero ed è lavorato a pasta filata non cotta, salata in salamoia. Secondo la zona di provenienza può essere semi duro o semi grasso, a pasta elastica. In genere, ha una caratteristica sagoma tondeggiante con una corda che lo richiude a sacchetto con la quale viene appeso a maturare; la pezzatura media è di 1,5 – 2 chili. In Sicilia, invece, caciocavallo ha la forma di un grosso parallelepipedo e un peso che spesso supera i 10 chili. Il caciocavallo si può acquistare intero o a fette, meglio se sottovuoto. Si conserva a lungo in frigorifero protetto con un foglio di alluminio o pellicola trasparente. In cucina si presta a scaglie su pastasciutta, insalate e per preparazioni in teglia, oppure a cubetti per golose farciture. Se invecchiato è ottimo grattugiato sulla pasta e nei ripieni. Il caciocavallo è realizzato in molte province, anche con realtà di nicchia distribuite solo localmente. Tra le tipologie più diffuse si ricordano il Silano DOP, prodotto lungo la dorsale appenninica meridionale, semi grasso; il Podolico, dal nome della razza delle mucche, che può essere campano, garganico e lucano ed è semi duro e quelli di Agnone, nell’Alto Molise, anch’esso semi duro. Ma ce n è anche un tipo molto originale, il Ragusano DOP:un parallelepipedo piuttosto piccante che stagionale su scaffale anziché appeso al classico cordino.