LITSEA

La litsea cubeba è un albero sempreverde, che può raggiungere anche i 12 metri di altezza, appartenente alla famiglia delle lauraceae, coltivato in Cina, Indocina e India. I suoi frutti sono piccole e carnose bacche verdi dalle quali viene estratto per distillazione a vapore un olio essenziale giallo pallido dal profumo di citronella e verbena. L’olio favorisce la concentrazione e, agendo sull’ipofisi, la produzione di endorfine e serotonina, con conseguente effetto sedativo, equilibrante e antidepressivo. In estate il suo profumo delicato e agrumato aiuta a tenere lontano le zanzare e altri insetti parassiti; in inverno è molto utile in infuso per vapori caldi in caso di raffreddore. Per le sue proprietà antisettiche ha la capacità di rinforzare il sistema immunitario; è efficace nel trattamento dell’asma e della bronchite. L’utilizzo di poche gocce di quest’olio è consigliato anche in caso di dolori reumatici, artriti e infiammazioni dei legamenti, perchè grazie alle sue qualità antalgiche aiuta a contrastare le fasi acute della malattia. Possiede, inoltre, proprietà digestive, ed è ottimo per la pelle grassa, il trattamento dell’acne e le micosi. I fiori e i frutti sono edibili: i primi vengono utilizzati anche come aromatizzanti del tè; i secondi come sostitutivi dei grani di pepe. Così come gli antichi romani, ritenendo la verbena una pianta sacra dalle proprietà magiche, la utilizzavano per adornare i templi e le statue delle divinità, così le popolazioni indocinesi hanno da sempre impreziosito gli edifici religiosi e imperiali, immersi in ricchissimi giardini, con la pianta di litsea cubeba, per accrescerne la spiritualità e la tranquillità. LA tradizione popolare viole, infatti, che questa pianta crei un legame spirituale con gli angeli; essa è, infatti, chiamata anche Mai Chang, cioè richiamo dell’angelo.

La Litsea Cubeba, elisir del sorriso

REGINA DELLE ZUPPE

La gallinella nasce in inverno, in estate supera i 100 gr e in autunno arriva a 250 – 300 gr. Ha testa massiccia e corpo fusiforme, con squame fine e poche lische. Si sfiletta con facilità e la sua polpa è soda e gustosa. La testa e le parti che si scartano si possono usare per ricavare un buon fumetto. E’ perfetta per i suoi sughi e in umido e, specie se di piccole dimensioni, è la protagonista classica di zuppe e brodetti. A seconda delle regioni è conosciuta con nomi diversi: capocchione in Toscana, faggiano in Campania, cocciu in Calabria.

Gallinella di mare - Mazzola - Pesce | Alimentipedia.it

CURIOSITA’

Il 22 dicembre 1894 Alfred Dreyfus, capitano dello stato maggiore francese, ebreo, nato a Mulhouse il 9 ottobre 1859, fu condannato da un tribunale militare per alto tradimento. L’accusa: l’avere inviato a un addetto militare dell’ambasciata tedesca un biglietto con un elenco di documenti relativi all’organizzazione militare francese. In realtà il biglietto era anonimo. A ritrovarlo in 1000 pezzi dentro il cestino della carta straccia era stata Marie Bastian, apparentemente donna delle pulizie, in realtà agente del controspionaggio francese. Dreyfus fu scagionato dall’ingiusta accusa solo nel 1906.

L'affaire Dreyfus: storia, cronologia e protagonisti | Studenti.it

KALANCHOE BEHARENSIS

Appartiene alla famiglia delle crassulacee e proviene dal Madagascar. La bellezza di questa pianta è dovuta alle foglie: grandi, anche 40 cm, dalla forma triangolare e contorta e ricoperte da una fine peluria che da loro una consistenza vellutata e un indefinito colore verde grigio. VIene utilizzata come pianta singola o coltivata in composizione con altre succulente in roccaglia o in vaso di terracotta. La pianta è un arbusto sempre verde alto 50 -100 cm, richiede terriccio sciolto e drenante, acquistato già pronto per cactacee o ottenuto mescolando al terriccio il 20% – 30% di pomice macinata o di sabbia di fiume. Ama i climi caldi e asciutti con temperature superiori ai 5à di minima, per cui in Italia viene coltivata all’esterno nelle regioni con clima caldo e nelle altre all’interno come pianta di appartamento. Richiede 2 – 5 l di acqua irrigua ogni settimana nei mesi caldi e ogni 2 – 4 settimane nei mesi freddi. In appartamento se il riscaldamento è in funzione si ragiona come i mesi caldi. La pianta teme i ristagni idrici e l’umidità. IN primavera nei climi caldi produce piccoli fiori bianchi. Richiede esposizione in mezz’ombra e di essere posizionata in un punto protetto dagli urti in quanto le foglie carnose si rompono facilmente perdendo la loro bellezza. Si moltiplica per talea e si mette a dimora in primavera inoltrata. Si concima in primavera inoltrata con alcuni grammi per pianta di concime ternario bilanciato a lento rilascio. La potatura consiste nell’asportazione delle foglie secche o danneggiate.

Kalanchoe beharensis cv. Silver Shadow - Uhlig Kakteen - Più di 5.000  specie diverse

RICCI GOLOSI DA MORIRE

Una minuscola associazione inglese, la British Hedgehog Reservation society, società per la protezione del riccio, ha vinto una clamorosa battaglia contro la McDonald’s, costringendola a spendere una cifra imponente per ridisegnare i contenitori di un dessert il cui profumo dolce, si è scoperto, attira i ricci nelle discariche. Le povere bestiole, infatti, dopo aver infilato il muso nell’insidiosa scatola conica di gelato, ne restavano imprigionate finendo per morire disidratate; oppure, nell’impossibilità di liberarsi dal cappuccio, andavano a finire schiacciate dalle auto.

Riccio, tutto su questo piccolo animaletto spinoso ma simpatico

BLACK TIGER AL CURRY ROSSO

  • 20 – 24 gamberi black tiger
  • 60 gr di pasta di curry rosso thailandese
  • 1 pezzetto di lemongrass
  • 1 pezzetto di zenzero
  • 400 ml di latte di cocco
  • 10 gr di zucchero grezzo di canna
  • 3 – 4 foglie di kaffir lime, combava, o di basilico
  • 200 gr di noodles di riso
  • 15 ml di olio di semi

Pulisci i gamberi e leva il carapace. Affetta il lemongrass, pela lo zenzero. Scalda l’olio in un tegame con un po di zenzero grattugiato, il lemongrass, la pasta di curry rosso che vai a stemperare nell’olio caldo. Versa 2\3 del latte di cocco e fai sobbollire 5 minuti. Unisci i gamberi e cuocili per un paio di minuti aggiungendo lo zucchero. Aggiungi l’altro latte e le foglie di kaffir lime, o il basilico, a striscioline. Metti a bagno in acqua calda i noodles di riso per 4 minuti o per il tempo indicato sulla confezione, scolali e distribuiscili nelle ciotole. Aggiungi i gamberi al curry e servi.

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GNOCCHI DI RICOTTA E BASILICO

PER I POMODORI CONFIT:

  • 600 gr di pomodori piccadilly
  • 3 spicchi di aglio
  • 4 – 5 rametti di origano
  • 4 – 5 rametti di timo
  • 4 – 5 rametti di basilico e di maggiorana
  • olio extra vergine di oliva
  • sale
  • pepe

PER GLI GNOCCHI:

  • 460 gr di ricotta vaccina
  • 70 gr di farina
  • 50 gr di parmigiano reggiano grattugiato
  • 1 uovo
  • foglie di basilico
  • noce moscata
  • sale
  • pepe

Fai una piccola croce con un coltellino sulla punta dei pomodori senza andare in profondità. Tuffali in acqua bollente 20 secondi e scolali con la schiumarola in una ciotola con acqua e ghiaccio. Leva la buccia, sistemali in una cocotte da forno, condiscili con sale, pepe e coprili con la pellicola. Tieni in frigo una notte. La mattina dopo, aggiungi l’aglio diviso a metà e i rametti di erbe. Fai riposare 1 ora. Copri completamente i pomodori l’olio, inforna a 130° senza coperchio per 4 ore. Scolali, conserva l’olio per altre preparazioni, rompili delicatamente e sistemali in 4 piatti fondi. Scola bene la ricotta. Lavorala in una ciotola con la farina, il parmigiano, sale, pepe, noce moscata grattugiata, il basilico tritato, l’uovo sbattuto per ottenere una crema. Mettila in una tasca da pasticcere in frigo per 30 minuti. Fai bollire una pentola di acqua poco salata. Abbassa al minimo, taglia la tasca con un’apertura di 2 cm, spremi 2 cm di composto e taglialo con un coltello facendolo cadere nell’acqua. Alza la fiamma, fai salire a galla gli gnocchi e scolali un po alla volta nei piatti con i pomodori. Completa con un filo di olio di cottura dei pomodori e parmigiano.

Gnocchi di ricotta con pomodorini e basilico - Scampomatto

SIGNIFICATO DEI SOGNI: CHIODI

Sognare di trovare dei chiodi porterà ad esaudire, in breve tempo, i tuoi più ardenti desideri, mentre sognare di batterli è indicativo del considerevole apprezzamento in cui sono tenute le tue decisioni; nel caso in cui invece sogni di raddrizzarli, il sogno rivela il tratto dominante della tua personalità: una incrollabile, ammirevole pazienza.

File:Chiodi.jpg - Wikipedia