COUSTEAU E L’ARCHEOLOGIA SOTTOMARINA

“Nel Mediterraneo, nel raggio della profondità raggiungibile con i respiratori, giacciono sepolti i più bei tesori. Questo mare, circondato dalle più antiche civiltà, è il padre stesso della cultura, un museo tra il sole e le onde. La più grandiosa delle scoperte subacquee, a nostro giudizio, sono i relitti di navi precristiane sul fondo. 2 volte ci siamo avvicinati a relitti classici e recuperato ricchezze, oltre all’oro, di oggetti d’arte e manufatti antichi. Abbiamo individuato altre 3 navi di questo tipo che aspettano di essere salvate. Sulla terraferma non si è conservata alcuna nave da carico dell’antichità. Le navi dei vichinghi, trovate sepolte in terra, e le barche da diporto dell’imperatore Traiano, recuperate nel prosciugamento del lago di Nemi, sono splendidi esempi di navi non commerciali dell’antichità, ma sulle navi mercantili che mettevano in relazione tra di loro le varie nazioni si sa ben poco “. Così Jacques Yves Cousteau scrive nel 1953 nel suo libro Il mondo silenzioso. Nato l’11 giugno 1910 a Saint Andrè de Cubzac, in Gironda, Francia, suo padre è un avvocato esperto in diritto internazionale che assiste uomini di affari americani. Dal 1920 al 1923 la famiglia lo segue negli USA, dove il giovane Jacques Yves pratica il nuoto e l’apnea. Al suo ritorno in madrepatria, scopre il mare nei calanques vicino a Marsiglia, dove s’installa la famiglia. Nel 1930 entra nell’Accademia navale di Brest e viene nominato ufficiale nel 1933. Tenta anche di diventare pilota dell’aeronautica navale ma un incidente stradale, nel 1935, gli impone una lunga convalescenza a Tolone che termina nel 1936 con l’imbarco sulla corazzata Condorcet. E’ a bordo di questa nave che Cousteau incontra Philippe Tailliez che gli presterà gli occhiali sottomarini Fernez, antenati degli attuali occhiali da nuoto. Li utilizza ed è così impressionato dalla bellezza della vista sottomarina che deciderà di dedicare la sua vita all’esplorazione subacquea. Il 12 luglio 1937 sposa Simone Melchior, dalla quale avrà 2 bimbi: Jean Michel nel 1938 e Philippe nel 1940. Cousteau è destinato al servizio informazioni della marina francese e viene mandato in missione a Shangai. Nel 1940, è assegnato al servizio di controspionaggio, a Marsiglia. Dopo l’armistizio del 1940, la famiglia di Simone e Jacques Yves Cousteau incontra a Megeve la famiglia Ichac. Cousteau e Marcel Ichac hanno in comune la stessa volontà di far scoprire al grande pubblico dei luoghi sconosciuti e inaccessibili: per il primo è il mondo sottomarino, per il secondo è l’alta montagna. I 2 vinceranno il primo premio ex aequo al Congresso del film documentario del 1942, Cousteau per il primo film subacqueo francese girato in apnea l’anno precedente, grazie alla costruzione di una cassa stagna per la cinepresa sottomarina, e Marcel Ichac per il suo film. Nel 1943, Cousteau gira Epaves, Relitti, con il sostegno dell’impresa marsigliese di recupero Marcellin. Relitti è il primo film sottomarino girato con l’aiuto di autorespiratori; i 2 prototipi utilizzati nel film sono quelli forniti dalla Societè Air liquide e sono menzionati nei titoli come autorespiratore AIr liquide sistema Cousteau. Nel 1945, l’ammiraglio Andrè Lemmonier, appena promosso capo di stato maggiore, assiste ad una proiezione di questo film e incarica Cousteau e i suoi soci di mettere in piedi il raggruppamento di ricerche sottomarine della marina nazionale a Tolone. Nel 1948, reduce da missioni di sminamento, di esplorazione sottomarina e di verifiche tecnologiche e fisiologiche, Cousteau intraprende una prima campagna in Mediterraneo a bordo di una nave del Grs, con Philippe Tailliez, Frederic Dumas, Jean Alinat e il cineasta Marcel Ichac. La squadra esplora anche il relitto romano di Mahdia in Tunisia, la cui difficile scoperta e le operazioni di recupero sono narrate nel libro il mondo silenzioso. La spedizione è considerata come la prima, vasta operazione sottomarina di esplorazione e lavoro a grande profondità, in autorespiratore. Nel 1949, raggiunto il grado di capitano di corvetta, Cousteau lascia la marina per fondare la società Campagnes Oceanographiques Francaises. Effettuerà ancora delle esplorazioni archeologiche sottomarine con autorespiratori ad aria nel Mediterraneo, in particolare sul sito del Grand Conglouè: 2 relitti di navi sovrapposte, con il loro carico, naufragate al largo di Marsiglia. Negli anni 70, grazie al suo batiscafo, riprende migliaia di foto dei fondali sottomarini sui quali dovevano essere posate le condotte del futuro gasdotto algerino. L’anno 1973 segna la fine della società Campagnes Oceanographiques Francaises con la creazione, negli Stati Uniti, della Cousteau Society. Nel 1975, Cousteau scopre il relitto del Britannic, nave gemella del Titanic, a 120 metri di profondità, ma deve aspettare il 1976 per poterlo raggiungere ed entrarvi. Jacques Yves Cousteau si spegne il 25 giugno 1997 nella città di Parigi.

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