GRATIN DI TORTIGLIONI CON BOCCONCINI E CARNI MISTE

  • 400 gr di tortiglioni
  • 200 gr di carne di vitello
  • 150 gr di maiale macinato
  • 40 gr di grana padano grattugiato
  • 1 uovo
  • 1 piccola cipolla
  • 1 mazzetto di prezzemolo
  • 1 mazzetto di erbe miste ( menta, aneto, timo, maggiorana)
  • 2 cucchiai di pangrattato
  • cannella in polvere
  • olio extra vergine di oliva
  • sale
  • pepe

PER LA BESCIAMELLA:

  • 140 gr di taleggio
  • 140 gr di caciotta
  • 50 gr di burro
  • 5 dl di latte
  • 30 gr di grana grattugiato
  • 50 gr di farina

Impasta le carni con il grana, 2 cucchiai di prezzemolo tritato, l’uovo sbattuto, il pangrattato, la cannella, sale e pepe. Grattugia la cipolla, salala, strizzala e aggiungila alla carne. Forma delle polpettine e friggile in abbondante olio bollente. Scolale e asciugale su carta assorbente. Prepara la besciamella. Togli la crosta ai formaggi e riducili a dadini. Fai sciogliere il burro in una casseruola, tosta la farina mescolando con un cucchiaio di legno, quindi unisci il latte a filo mescolando con una frusta. Cuoci fino all’ebollizione mescolando, poi aggiungi il formaggio a dadini e metà del grana, regola di sale e spegni il fuoco. Lessa i tortiglioni e scolali. Condiscili con la crema ai formaggi e metà delle polpette, versali in una o più teglie e spolverizza con il grana rimasto; fai gratinare sotto il grill per 10 minuti. Completa con le polpette tenute da parte e una manciatina di erbe miste tritate.

ROAST BEEF

In Italia è facile trovarlo già pronto in macelleria o sui banchi del super, da consumare freddo, tagliato a fettine sottilissime da condire come più piace. Il termine inglese indica sia un particolare tipo di arrosto di manzo sia alcuni tagli di carne. Ricetta secolare tipica della tradizione anglosassone, nel tempo è riuscita a conquistare i piatti della cucina di tutto il mondo. La variabile fondamentale che permette di ottenere un roast beef di alta qualità è sicuramente il tempo di cottura. Solitamente viene servito rare, al sangue, o pink, cioè cotto fuori e rosa all’interno. Per ottenere un buon roast beef è importante iniziare la cottura ad alte temperature e continuare con un calore più moderato, in questo modo si otterrà un pezzo di carne croccante fuori e ancora morbido all’interno. Dovrà essere prima brevemente scottato in padella, operazione che servirà per sigillare i succhi all’interno, poi cotto in forno. Una volta terminata la cottura potrai quindi tagliarlo a fette e servirlo caldo oppure gustarlo freddo. Nel regno Unito il roast beef viene preparato classicamente con il taglio della lombata, che va dalla sesta alla nona vertebra lombare, un taglio classificato tra quelli di prima qualità. Si tratta della parte anatomica che noi italiani utilizziamo per le cosiddette costatine o fiorentine. Corrisponde alla porzione di carne che proviene dalla schiena del bovino, dettaq anche controfiletto. Roast beef inglese e arrosto differiscono tra loro per preparazione, taglio utilizzato e metodo di cottura. Per l’arrosto infatti i pezzi scelti sono solitamente la noce, il girello e lo scmaone. La cottura può essere fatta sia in tegame sia in forno e deve essere ben cotto anche all’interno, cuocendo lentamente e a lungo.

IL VOLTO IGNOTO DI JACK LO SQUARTATORE

La Londra vittoriana di fine 800 fu sconvolta da una serie di efferati omicidi per mano di un feroce killer la cui identità rimase avvolta nel mistero. Nonostante le accurate indagini di Scotland Yard, l’assassino non venne mai catturato, ma gli si volle dare comunque un nome: Jack the ripper ossia Jack lo squartatore, lo pseudonimo con il quale venne firmata una lettera recapitata alla Central News Agency il 27 settembre 1888. Era l’autunno del 1888, esattamente 125 anni fa, quando nelle fredde vie del malfamato quartiere di Whitechapel si sparse il terrore, dopo che una serie di prostitute, nel giro di 10 settimane, furono trovate morte, orrendamente straziate con accanimento quasi chirurgico. Le stesse autorità rimasero colpite da tanta violenza e le indagini, partite in sordina, si fecero molto accurate quando divenne chiaro che esisteva un filo conduttore nella scelta delle vittime e nell’atroce maniera di eliminarle. Le umide strade londinesi, avvolte nell’oscurità della notte, non erano più un luogo sicuro, almeno per alcune categorie di persone. Il numero di delitti che gli investigatori attribuirono con certezza all’opera dello stesso omicida fu di 5 donne, ma nessuno, allora come oggi, escluse che potesse essere maggiore. Il primo delitto riconducibile a Jack si consumò l’ultimo giorno di agosto del 1888 in Durwand Street. Si trattava di una prostituta di 43 anni, Mary Ann Nichols. Venne trovata con il corpo sventrato dal quale fuoriusciva l’intestino, l’apparato genitale era sfregiato da una serie di colpi dati forse con la punta dell’arma del delitto e la testa appariva semimozzata. Una settimana più tardi, l’8 settembre 1888 toccò la stessa sorte ad un altra prostituta. Annie Chapman, di 48 anni, fu trovata straziata a Whitechapel in Hanbury Street. Le avevano asportato gli organi riproduttivi, la testa era quasi staccata dal busto e gli intestini deposti su una spalla. Qualcuno aveva sentito delle grida, ma aveva preferito non immischiarsi. Si indagò genericamente seguendo la pista di un maniaco sessuale o di un pazzo, anche se alcune connotazioni iniziavano a emergere: la spietatezza nell’uso di oggetti da taglio, l’accanimento contro donne e la mancanza di violenza sessuale sulle vittime. L’inchiesta portò all’arresto di John Pizer, un artigiano del cuoio che aveva una bottega li vicino, ma fu scagionato nel giro di 2 giorni. Intanto la gente in tutta Londra era molto colpita da questi fatti e la polizia iniziò a sentirsi pressata: un colpevole doveva saltar fuori! Passò qualche tempo senza che nulla accadesse, ma la notte del 30 settembre un’altra donna venne trovata con la gola tagliata. Era Elisabeth Stride e fu vista a terra da un cocchiere che passava in Berner Street mentre aveva ancora fiotti di sangue che grondavano dalle ferite. Il passaggio della carrozza doveva aver impedito all’assassino di terminare la terribile procedura che aveva in serbo anche per lei, per cui l’omicida scovò un’altra prostituta. A Mitre square trovò quella stessa notte una atroce morte Catherine Eddowes il cui corpo fi aperto con un taglio che andava dall’inguine alla gola, il volto sfigurato, la gola di prassi tagliata, gli intestini poggiati su una spalla e gli organi genitali asportati e fatti sparire. Ma il peggio capitò a Mary Jane Kelly del 8 novembre 1888. Il cadavere quasi irriconoscibile, trovato nell’abitazione della donna al civico 13 di MIller’s Court a Dorset Street, era stato ridotto in brandelli, molti organi e pelle asportati, il cuore non fu mai trovato. Mentre la lista delle vittime si allungava, il caso dell’assassino seriale teneva banco in tutta la città. Molte piste venivano seguite e tante persone cercavano di rendersi utili alle indagini, che peraltro sembravano non approdare a nulla di certo. Risalgono all’epoca diverse documentazioni epistolari firmate da Jack o Jack the ripper, ma la polizia non le considerò autentiche e le archiviò. Con Mary Jane Kelly l’ira del killer sembrò terminare, per cui uno dei sospettati di Scotland Yard, Montague John Druitt, avvocato, figlio di un medico, trovato cadavere a dicembre di quell’anno, fu posto in cima alla lista dei provbabili assassini. Nella rosa dei possibili killer comparvero anche un parrucchiere con problemi mentali, Aaron Kosminski, che finì i suoi giorni in manicomio, un macellaio che dalle prostitute aveva contratto la sifilide, un malvivente di origine russa, Michael Ostrog, un polacco che aveva ucciso le sue mogli nei primi del 900 che all’epoca dei fatti abitava proprio in Whitechapel, un furfante che si spacciava per medico e un altro uomo che aveva ucciso la moglie, ex prostituta. Il caso non trovò mai la soluzione, ma le indagini proseguirono nel tempo e le congetture non smisero di susseguirsi. Tra le ipotesi stilate in epoca moderna, apparve qualche nome altisonante tra cui quello del nipote della regina Vittoria, Alberto Vittorio, che sarebbe stato il mandante dei delitti dopo aver preso la siflide da una prostituta, e di Sir John Williams, il medico reale, così simile agli identikit ricostruiti dalla polizia vittoriana, ma anche di sua moglie Lizzie Williams che si sarebbe così vendicata delle amanti del marito.

LIMITA LO SPRECO DI ACQUA

L’acqua è un bene comune, ma limitato e ognuno di noi è chiamato a non sprecarla. Seguendo qualche accorgimento:

  1. Fai installare un riduttore di flusso ai rubinetti di casa.
  2. Scegli la doccia: rispetto a riempire una vasca il consumo d’acqua si riduce di più della metà.
  3. Sciacqua le verdure in una ciotola e non sotto l’acqua corrente
  4. Lasca scongelare gli alimenti a temperatura ambiente e non sotto l’acqua corrente
  5. Irriga le piante con l’acqua piovana raccolta in balcone in una catinella.

IL TE’ ROSSO ROOIBOS DIVENTA DOP

Per la prima volta un prodotto africano entra nella lista delle Dop riconosciute in Europa. Si tratta del pregiato tè rosso, il rooibos o red bush. Privo di caffeina, viene prodotto principalmente nel Cederberg, in Sud Africa, una regione montuosa con un terreno fertile nord di Città del Capo. Questa bevanda si beve calda e si prepara con un’infusione più lunga rispetto agli altri tipi di tè. Di gusto dolce e di colore rosso bruno, il rooibos ricorda un po la nocciola e la malva e si beve anche senza l’aggiunta di zucchero. Le foglie contengono molte sostante antiossidanti, ideali per la pelle, vitamina C e minerali, tra cui magnesio, calcio, fosforo, ferro, fluoro, potassio. L’infuso di rooibos può essere applicato anche sui capelli per renderli più lucidi. E’ considerata una bevanda tonica per la mattina ma, allo stesso tempo, calmante se bevuta alla sera.

CURIOSITA’

Davvero un’impresa epica quella compiuta da Megan Lewis, un insegnante inglese di 63 anni che ha intrapreso un lunghissimo viaggio a cavallo partendo da Pechino e arrivando fino a Londra. La donna voleva percorrere un ponte ideale tra le due città che hanno ospitato le ultime due edizioni dei giochi olimpici, la capitale cinese nel 2008 e quella britannica nel 2012. Durante la traversata non sono mancate le disavventure, tra cui una caduta che le ha provocato una frattura delle costole.

PREPARATI PER FRITTELLE

Sono miscele per frittelle, zeppole e altri dolci fritti, studiate in modo da limitare l’assorbimento di olio in cottura e rendere le preparazioni asciutte, soffici e leggere. In genere prevedono l’aggiunta all’impasto, le dosi sono indicate sulla confezione, di uova, burro, acqua o latte, caldi, oltre a ingredienti a piacere come frutta, uvetta, mele, liquori, creme o altro. I preparati sono a base di farina di frumento, grano tenero tipo 00, amidi, di frumento, mais, riso, con azione addensante, e zucchero, completati da agenti lievitanti, aromi, sale: a volte contengono emulsionanti e grassi. La presenza di lievito già dosato è molto utile per rendere le frittelle soffici e gonfie. Esistono anche miscele in versione gluten free senza farina di frumento. Solitamente la confezione contiene anche una bustina di zucchero a velo. Una volta preparato l’impasto, si lavora fino ad ottenere un composto liscio, si formano le frittelle desiderate, si friggono in olio bollente e si spolverizzano a piacere con zucchero a velo. In genere con una confezione si preparano una trentina di frittelle.

SALSA PER APERITIVO

Frulla 15 gr di porcini secchi fino a ridurli in polvere, poi aggiungi 150 gr di anarcardi ammollati in acqua per 12 ore, 100 gr di pinoli, 1\2 spicchio di aglio, 2 cucchiai di olio, sale e pepe. Frulla unendo poca acqua per ottenere la crema. Spalmala su fette di pane tostato e aggiungi dei ravanelli affettati e marinati con 2 cucchiaini di aceto di mele, 12 cucchiaino di miele, un filo di olio, sale e pepe.

STORIE FANTASTICHE DEL GIAPPONE ANTICO E MEDIEVALE

I brani sono stati raggruppati in base al loro fulcro narrativo: la prima sezione si concentra sui demoni (oni) e contiene scritti che li descrivono sotto numerosi aspetti, sia terrifici sia cosmici. La seconda, poi, verte sulle apparizioni di fantasmi e spiriti, molte delle quali riguardano coppie di amanti o di sposi. La terza sezione, invece, raccoglie storie di animali: qui è stata operata un’ulteriore suddivisione, basata sull’habitat delle bestie descritte, terra, acqua e aria. La quarta, infine, contiene racconti riguardanti alcune figure mitologiche, tra cui i tengu, creature legate al buddhismo dall’aspetto di corvi antropomorfi, e i draghi. I principali protagonisti delle storie qui presentate, con le loro gesta, sono capaci di terrorizzare, divertire e stupire il lettore di tutti i tempi in un continuo susseguirsi di colpi di scena e situazioni emblematiche.