La definizione ritenzione idrica è un termine usato in medicina per indicare la tendenza a trattenere liquidi nell’organismo, provocando un rigonfiamento anomalo chiamato edema. Soprattutto le donne conoscono bene il problema che in alcuni casi è accentuato dalla presenza di cellulite a causa dell’alterata funzionalità del sistema venoso e linfatico. Le parti del corpo maggiormente coinvolte sono cosce, glutei e addome e per verificare se la zona è interessata all’edema basta premere il pollice sulla coscia per un paio di secondi: se, tolto il pollice, rimane visibile l’impronta vuol dire che è presente la ritenzione idrica. Ma come curare questo disturbo? Le frecce al nostro arco sono 2: attività fisica e dieta appropriata. Infatti, alcuni cibi fanno trattenere liquidi e bloccano i meccanismi di smaltimento, tanto che, se vi pesate alcune ore dopo averli mangiati, l’ago della bilancia sale. In più, con i primi caldi, il problema della ritenzione idrica si accentua perchè il nostro corpo tende ad assorbire l’umidità che si trova nell’aria e i vasi sanguigni, per effetto del calore, si dilatano e fanno trasudare la parte sierosa del sangue che si infiltra nei tessuti. ma quali sono i cibi che fanno inzuppare d’acqua e quelli che invece danno una mano ad eliminarla? Per contrastare gonfiore e sensazione di pesantezza puntate su alimenti capaci di mobilizzare l’acqua che si accumula nei tessuti e di agevolare il lavoro di reni, fegato e intestino, organi che depurano l’organismo. Quindi si a frutta e verdura ricca di acido ascorbico, meglio conosciuto come vitamina C, che protegge i capillari sanguigni. Sono un toccasana agrumi, ananas, kiwi, fragole, meloni, anguria, frutti di bosco e pesche, soprattutto quelle di qualità bianca. E poi ancora verdure come cipolla, finocchio, sedano, lattuga, radicchi, cavoli, pomodoro, peperoni, zucchine e tuberi, soprattutto le patate novelle e le rape. Alternate alla pasta il riso, ma anche il farro e il kamut: privi di glutine, favoriscono l’eliminazione dei liquidi. Con i primi caldi poi non dimenticate di assumere acqua oligominerale, infusi, ottimo quello di betulla, e tisane drenanti. Limitate i cibi ricchi di sodio, come insaccati, formaggi, patatine e cibi confezionati. Potete esaltare la sapidità dei piatti con spezie, limone, aceto balsamico. Anche lo zucchero gonfia. I dessert a fine pasto favoriscono la ritenzione, facendo aumentare la produzione di insulina che, non solo fa ingrassare, ma trattiene anche il sodio e, di conseguenza, l’acqua. Alcune associazioni di alimenti sono ideali per tenere sotto controllo gli effetti del sale e degli zuccheri in eccesso. Le coppie indicate sono: prosciutto e melone, tonno e cipolla, carne ai ferri e finocchi, indivia e pesce alla griglia, formaggio e zucchine grigliate. Per spazzare via l’acqua in eccesso e, di conseguenza, gonfiori e cellulite è perfetto l’ananas. La sostanza che rende questo frutto prezioso per la lotta alla ritenzione idrica si chiama bromelina che, associata a vitamina A, C, B1, B6, potassio, calcio, magnesio e ferro, favorisce le funzioni digestive e stimola il metabolismo. Ora che arriva il caldo sarà un sollievo inserire l’ananas nella dieta. Spesso si crede che per combattere del tutto la ritenzione idrica si debba eliminare del tutto il sale. Invece basta adottare alcuni accorgimenti come aggiungerlo nell’acqua della pasta a fine cottura, in modo da evitare che si formino i cristalli più difficili da smaltire e che trattengono l’acqua. Fate attenzione al sale nascosto anche sotto forma di glutammato, insaporitori, e nitrito di sodio, conservanti. E’ bene leggere sempre l’etichetta dei prodotti. Quante volte abbiamo sentito ripetere che bere tanto aiuta a combattere la ritenzione idrica? Sbagliato. Questo è un mito da sfatare. L’acqua non è un diuretico, ma un idratante. Quindi va bene bere, ma quando si ha sete, senza sforzarsi troppo. Altrimenti si ottiene solo un superlavoro dei reni che è controproducente. L’acqua da preferire è quella oligominerale naturale che ha meno sali. Tra le altre bibite, caffè e tè sono diuretici per l’azione di caffeina e teina, aumentano la velocità di filtraggio renale. No, invece, alle bibite energizzanti che spesso contengono sali oltre che zuccheri.
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