IL DIGIUNO DEL PINGUINO

Tra gli uccelli impenni c’è un solo ordine, quello degli sfenisciformi, che abita le coste antartiche, le isole subantartiche e le isole meridionali d’America, Africa e Australia. La famiglia degli sfeniscidi riunisce tutta la famiglia degli sfenisciformi, e comprende quindi specie di grossi palmipedi, propri dell’emisfero australe, generalmente chiamati pinguini. Questi animali nidificano in colonie, spesso numerosissime, e intraprendono migrazioni a dir poco eccezionali. Nonostante siano stati scoperti fossili di pinguini di un metro e mezzo, il piu’ grosso pinguino attuale è il pinguino imperatore, che misura circa 1 metro e 20 di altezza. Il maschio puo’ pesare anche 40 chili, con una circonferenza di 90 cm. La femmina è un po’ piu’ minuta e non supera i 32 chili. Il becco, lungo ed esile, un po’ ricurvo, è nero nella parte superiore e arancione in quella inferiore. Il piumaggio è nero bluastro sul dorso, bianco sul ventre, con una macchia gialla sul collo. Le zampe sono nere. A parte le dimensioni, il pinguino imperatore differisce dai cugini minori per il carattere. E’ uno dei rari uccelli il cui ciclo riproduttivo ha inizio in autunno e non in primavera. In marzo i pinguini imperatore, che normalmente vivono sui lastroni di ghiaccio della costa antartica, si dirigono verso il continente raggiungendo i luoghi in cui si sono riprodotti gli anni precedenti. Spesso si tratta di zone lontanissime dal mare, che poi costituisce l’unica loro fonte di sostentamento. Tutti il tempo che passeranno in questi nidi, maschi e femmine staranno sempre digiuni, utilizzando esclusivamente le loro riserve di grasso. Si calcola che esistono circa 20 colonie e la popolazione complessiva sfiori i 300000 esemplari. la stagione degli amori è molto lunga. In maggio, con l’inizio della grande notte antartica, la femmina depone un grosso uovo bianco, che pesa quasi 1\2 chilo. Lo affida subito al maschio, anche perchè, spossata dalla deposizione, ha appena la forza di raggiungere il mare per nutrirsi. Il maschio, digiuno gia’ da 2 mesi, cova l’uovo per altri 2 mesi. Non lo puo’ abbandonare mai, perchè la temperatura scende oltre i 40 gradi sotto zero, e il vento puo’ soffiare a piu’ di 150 Km all’ora. E’ il solo impenne a covare in piedi, tenendo l’uovo in equilibrio sulle zampe, e coprendolo con una piega del ventre. Alcune colonie si stabiliscono a oltre 150 Km dall’acqua, ma la maggior parte si insedia dove i ghiacci si sciolgono presto, in modo che, con il ritorno della primavera, il tragitto da compiere per procurarsi il cibo per la prole sia il piu’ breve possibile. Per lottare contro le avverse condizioni atmosferiche, resistendo alle tempeste, i maschi covano vicini gli uni agli altri. Con lento ma continuo cambio di posizione, ognuno ha la possibilita’ di occupare le parti piu’ riparate al centro del gruppo. Nonostante queste precauzioni, la mortalita’ per il freddo è altissima. Alcuni giorni prima della schiusa, la femmina, in perfette condizioni fisiche, torna alla colonia per prendersi cura del piccolo. Il maschio, che durante il lungo digiuno ha perso quasi 15 chili, piu’ di 1\3 del suo peso, raggiunge il mare per abbuffarsi di gamberetti. Recupera il peso in modo straordinariamente rapido e torna alla colonia per dividere con la compagna il compito di allevare il piccolo. Per i primi 45 giorni, il giovane pinguino è coperto da un fitto piumino grigio, e rimane al caldo nella tasca di incubazione che si forma sul ventre dei genitori. Trascorso questo periodo, i pulcini costituiscono gruppi anche numerosi di coetanei, freddolosamente rannicchiati gli uni contro gli altri, sorvegliati da qualche adulto. Gli adulti sanno distinguere perfettamente i loro piccoli all’interno del gruppo. Ognuno, infatti, viene nutrito individualmente dai loro genitori. Lo svezzamento dura circa 3 mesi, da settembre a novembre. In dicembre, inizio dell’estate australe, i piccoli cambiano le penne e si incamminano verso il mare. Il pinguino reale, è simile all’imperatore ma non supera i 90 cm. Ha un piumaggio coloratissimo: testa nera con macchie arancioni, collo rossiccio, dorso e fianchi grigi contornati da una sottile linea nera e ventre bianco. Questa specie depone le uova in primavera ed estate, e i pulcini rimangono nella colonia fino alla primavera successiva. L’incubazione  dura solo 50 giorni e la loro crescita è cosi’ rapida che alla fine dell’autunno antartico i primi nati sono gia’ grandi come i genitori.

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